Galleria Provinciale d'Arte Moderna e Contemporanea
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Bortoluzzi Alfredo

Bortoluzzi, Alfredo (Karlsrhue, Germania,1905 – Peschici, Foggia, 1995). Pittore, ballerino e coreografo. Nato in Germania da genitori italiani, il padre mosaicista, di Venezia, e la madre stilista, di Urbino, Bortoluzzi frequentò dapprima l’Accademia di Karlsrhue e quindi, dal 1927 al 1930, il Bauhaus, dove ebbe come maestri  Wassilii Kandinskij, Joseph Albers, Oskar Schlemmer e soprattutto Paul Klee, di cui divenne molto amico e che influenzò particolarmente la sua concezione della pittura come “gioco con le cose ultime”. Tenne la sua prima mostra a Berlino, nel 1930. Sempre a Berlino espose nel 1931 alla Galleria Flechteim, insieme ai suoi maestri. Nel 1933 partecipa alla Mostra degli artisti del Bauhaus a Dusseldorf, ma la collettiva venne vietata e sequestrata dai nazisti. Nel 1937 il critico Egon Vietta espone a Milano alla galleria “Il Milione” alcune opere di artisti del Bauhaus, tra cui Bortoluzzi. Esule a Parigi, Bortoluzzi si dedica prevalentemente al balletto classico (fu primo ballerino dell’Opera di Parigi), occupandosi delle coreografie e delle scenografie. Apprezzato per questa sua attività dapprima in Francia e, nel dopoguerra, anche nei maggiori teatri della Germania di Bonn, Bortoluzzi ritorna comunque alla pittura. E’ protagonista tra l’altro della rassegna 50 Jahre Bauhaus itinerante per il mondo. Nel 1946 espone ad Heidelberg alla Mostra degli artisti proibiti dai nazisti (con Klee, Kandiskij ed altri). Nel 1947 tiene una personale alla Kunstverein di Karlsruhe. Altre personali organizza a Baden-Baden nel 1948, a Colonia nel 1950, ad Essen nel 1954. Nel 1958, benché abbia ormai un mercato internazionale al più alto livello e la consacrazione dei maggiori critici europei, sceglie di vivere sulla Montagna del Sole, il Gargano, a Peschici, trovando nello scenario garganico non solo una fonte inesauribile di ispirazione ma soprattutto “un approdo determinante ai fini della elaborazione del suo linguaggio maturo” (Carlo Munari).Il Gargano ha avuto per Bortoluzzi, passato attraverso una generazione che ha vissuto le atrocità della guerra e che ha dovuto cercare in profondità le ragioni della speranza, la stessa importanza che ebbe per Klee il viaggio in Tunisia: la scoperta del colore, del sole, della luce che vince le tenebre, ma anche, nel caso di Bortoluzzi, la possibilità di un rapporto più stretto, simbiotico quasi con la natura circostante. Da questo momento in poi la sua attività espositiva si fa più intensa. Numerose le personali che allestisce: nel 1967 Lecco, nel 1968 a Rovereto, nel 1969 a Torino e a Padova, nel 1970 a Milano, alla Galleria Carlo Levi, nel 1971 a Roma, nel 1974 a Verona, a Palazzo Giusti, dove ritornerà nel 1981 con una mostra presso la Casa di Giulietta. A Foggia approda nel 1975 con una personale presso la Galleria Agorà. Nel 1983 la Provincia di Foggia gli dedica un’ampia retrospettiva presso la Galleria d’arte moderna di Palazzo Dogana con catalogo firmato da Carlo Munari. Sempre la Provincia di Foggia documenta, con un catalogo a firma di Luigi Mancino, la suggestiva Via Crucis realizzata in quegli anni da Bortoluzzi per la Chiesa madre di Peschici. L’opera di Alfredo Bortoluzzi sta ricevendo, soprattutto all’estero, una notevole attenzione da parte della critica più qualificata. Nel 2001 il Museo d’arte di Mendrisio (Svizzera) gli ha dedicato una mostra retrospettiva “Alfredo Bortoluzzi – la lezione del Bauhaus”, con un percorso tematico, realizzato con circa centoquaranta lavori, allestito da Mario Botta. La Galleria Provinciale d’Arte Moderna di Foggia espone quattro dipinti ad olio di Alfredo Bortoluzzi. (G.Cris.)

Bibliografia essenziale

Catalogo “Alfredo Bortoluzzi, a cura di Carlo Munari, con testi di E.F.Accrocca, Libero Montesi, Egon Vietta, Ernst Kallaj, Will Grohmann, Foggia, 8/14 gennaio 1983, Galleria Provinciale d’Arte Moderna.

A.Lupo, Alfredo Bortoluzzi in una nuvola di colori/ Dai tamburi nella notte alla Montagna del sole, in la Capitanata, A.I n.1 agosto-settembre 1983

G.Cristino, A Palazzo Dogana atmosfera di Bauhaus, in la Capitanata, A.I n.1 agosto-settembre 1983

Catalogo mostra “Alfredo Bortoluzzi – La Lezione del Bauhaus, testi di Simone Soldini, Gisela Barche, Anna Ruchat, Susanne Franco, Claudio Fontana, Mario Botta,  Mendrisio, 2001

                                                                             
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