Galleria Provinciale d' Arte Moderna e Contemporanea
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Liberatore Nicola

Liberatore, Nicola (San Marco in Lamis,1949), pittore, incisore, docente negli istituti di istruzione di secondo grado. Si è diplomato all’Accademia di BB.AA. di Foggia ed ha iniziato la sua attività espositiva a partire dal 1970. Ha partecipato alle due edizioni di Progetto Arte promosse dalla Provincia di Foggia all’Expo Arte di Bari nel 1980 e nel 1981 e dal 1984 è entrato a far parte del gruppo di artisti del Laboratorio Artivisive di Foggia. Lo stesso anno allestisce una personale presso il Palazzetto dell’Arte di Foggia ed è tra gli artisti chiamati a partecipare alla rassegna “Il rumore dell’erba”, curata da Luciana Zingarelli per la Galleria d’arte comunale di San Severo. Tra le più importanti rassegne cui ha partecipato, La pietra in cielo, Sant’Agata di Puglia (1985),Una situazione pugliese, Museo Alternativo “Remo Brindisi”, Lido di Spina (1985), Oggetto d’autore, Foggia (1985), Una questione meridionale, Expo Arte, Bari (1986), Giornale di Bordo, Corato (1987), Ibla mediterraneo, Modica (1987), Pocket-art, Foggia (1987), Tevere Expo Arte, Roma (1988), Opera e opere, San Severo (1989), Fusione Fredda, Termoli, (1989), Dialoghi, Foggia (1989),Bianco percorso, Foggia, (1990), Immagine Puglia, Beverly Hills, USA (1991), Arcipelago, Osmate, Varese (1992), Carta in-canta,Foggia, (1992),  La linea infinita di Piero Manzoni, Milano, (1993), Mappe, Monte Sant’Angelo e Lucera, (1993), C’arte d’identità, Milano (1994), La strada, Foggia (1995), Passaggi, Foggia (1996), Con pagine, Foggia (1996), Prima triennale d’arte sacra, Lecce (1997), Transito delle idee – Mail art, Roma (1999), 2000 e passa, una mostra in bilico, Foggia (1999/2000), Arte e Maggio, Bari (1999). Ha tenuto personali nel 1984 (Palazzetto dell’arte di Foggia), nel 1990 (Galleria arte In, Barletta), nel 1991 (Laboratorio arti visive di Foggia), nel 1995 (Vico del Gargano), nel 1996 (Foggia), nel 1998 (Vico del Gargano), nel 1999 (Visibile/invisibile, Palazzetto dell’arte di Foggia). Della sua opera si sono occupati Salvatore Ciccone, Gaetano Cristino, Luciana Zingarelli, Luciana Cataldo, Toti Carpentieri, Filippo Fiorentino, Francesco Vincitorio, Maria Vinella, Katia Ricci, Marina De Stasio, Santa Fizzarotti. Nelle sue opere, ottenute per interazione, per stratificazione, per strappo di materiali antichi…concentra in immagini l’elaborazione forte di una tematica culturale di intensa tensione antropologica…”.“Il mio assillo è la relazione tra la materia e il tempo”. Questa dichiarazione di Nicola Liberatore a margine della rassegna “Il rumore dell’erba”(S.Severo, 1984), è la chiave di comprensione di tutta l’opera dell’artista garganico e del suo persistente indagare sulle possibili evidenze estetiche, ma anche simboliche, dello stratificarsi, sugli oggetti, del tempo e delle manipolazioni in/intenzionali.  Questo continuo tessere e riannodare passato e presente, mondo contadino e società industriale, valori magici ed istanze razionali lo porta a sperimentare combines, tra materiali e tecniche diversi, sempre più suggestive e poetiche. La materia è più vera quando sbiadisce, ingiallisce, si sporca, dice ancora Liberatore. Allora, tolto il lucido e il belletto che camuffano, vengono fuori valori visivi e cromatici veri e, quando ci sono, i messaggi che il passato affida al presente. (G.Cris.)


Bibliografia essenziale

Nicola Liberatore - Visibile invisibile, catalogo mostra personale al Palazzetto dell’Arte di Foggia, 24 aprile –7 maggio 1999, a cura di Luciana Cataldo, con Scheda biografico-critica a cura di Gaetano Cristino. Il catalogo comprende la documentazione più ampia delle mostre e dei riferimenti bibliografici sull’artista.

                                                                        
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