Galleria Provinciale d' Arte Moderna e Contemporanea
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Petrucci Alfredo

Petrucci, Alfredo (Sannicandro Garganico, oggi San Nicandro G., 1888 – Roma, 1969). Incisore, disegnatore, pittore, storico dell’arte, poeta, giornalista e scrittore. Figlio di famiglia numerosa rimasto precocemente orfano, nato in una realtà ambientale arretrata, nondimeno seppe emergere con la forza del suo ingegno. Conseguita la maturità al liceo “Bonghi” di Lucera, andò a studiare a Napoli, dove frequentò contemporaneamente l’Università e l’Istituto di Belle arti. Laureatosi in Lettere e filosofia con il filosofo Igino Petrone, entrò nei ruoli del Ministero della P.I. occupandosi di biblioteche. Passò poi alla carriera delle Antichità e Belle Arti, che lo vide peregrinare per alcuni anni tra Cagliari, Ancona, Siena, Bari e finalmente Roma, dove si stabilisce nel 1922. Nel 1923 con l’opera Le parole per tutte le ore (titolo originario La casa della sapienza), vince, insieme ad Achille Geremicca, il concorso nazionale del romanzo bandito dalla Società degli Autori di Roma. Già aveva comunque pubblicato notevoli opere storico-critiche, tra cui Donatello (Buenos Ayres, 1914), Pienza (Siena, 1914), Vecchie strade di Siena (Bergamo, 1917), Castel del Monte (Milano, 1921); Una città morta:Siponto (Bergamo, 921); Le illustrazioni della Divina Commedia (Roma, 1921); S.Leonardo del Gargano (Roma, 1922). Fin da queste opere si nota come egli non dimenticasse di approfondire e divulgare la conoscenza dei monumenti e della cultura della terra natìa. Nel 1924, per rompere l’etichetta generica di “napoletani” rivolta agli artisti pugliesi ed esplicitarne la cifra originale, organizza a Roma, a Palazzo Salviati, la Prima mostra di artisti pugliesi, con la copertina del catalogo realizzata da Luigi Schingo. Petrucci vi espone anche due sue incisioni all’acquaforte destinate e rimanere famose: Beethoven e Leopardi. Nonostante i gravosi impegni non manca di partecipare alle vicende artistiche e culturali della Capitanata. Espone alla Prima (1922) e Seconda (1928) mostra provinciale di belle arti e arte applicata a Foggia e proprio un suo disegno di quegli anni Torre costiera sul Gargano verrà acquista dalla Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma. Nel 1937 firma la Prefazione al catalogo della Prima mostra d’arte del Sindacato provinciale fascista Belle Arti di Foggia. Considerato da subito uno dei maggiori esperti della storia e dell’arte calcografica, Federico Hermanin lo chiama come suo collaboratore al Gabinetto Nazionale delle Stampe indicandolo poi come suo successore nella Direzione del prestigioso istituto. Petrucci ottiene la nomina nel 1940. Negli anni in cui fu direttore del Gabinetto delle Stampe e poi (dal 1953) conservatore onorario dell’Istituto, furono realizzate rassegne fondamentali, tra cui “I capolavori dell’incisione”, “L’Ottocento italiano”, “L’Ottocento europeo”, “Durer”. Contemporaneamente pubblicava opere di storia dell’incisione di grande erudizione e valenza critica, tra cui “Storia dell’incisione nell’Ottocento” (Roma, 1941); L’incisione italiana (Roma, 1941); L’incisione italiana. Il Quattrocento (Novara, 1952); Maestri incisori (Novara, 1953); Il Caravaggio e il mondo calcografico romano (Roma, 1953), Panorama dell’incisione italiana. Il Cinquecento (Novara,1964). Negli anni della maturità sintetizzò gli innumerevoli studi sull’arte pugliese, che aveva condotto fin dall’età giovanile, in un’opera, Cattedrali di Puglia (Roma, 1961), che, come scrisse Adriano Prandi, “senza alcuna rinuncia alla visione scientifica, ha lasciato non soltanto trasparire, ma anzi risplendere, il Suo grande amore per la terra natìa”. Nell’opera, Petrucci rivendica soprattutto il carattere originario e autonomo dell’arte pugliese. Postumo, fu pubblicato Pernix Apulia. Pagine sparse di vita, di storia e di arte, con prefazione di Pasquale Soccio (Bari, 1971).Petrucci fu anche autore di opere letterarie. Oltre al già citato “Le parole per tutte l’ore”, pubblicò altri romanzi (“La luce che non si spegne”; “Il romanzo di una primavera”), raccolte di versi (“Ruit hora”; “Piccolo poema dei nostri giorni”; “Dietro l’opaca siepe”; “La Radice e la Fronda”; “Tre paesi e tre canti”; “Esitazione della sera”), novelle, anche per l’infanzia (“Due scarpette di panno rosso”; “Fra terra e cielo”; “Arcobaleno”). Intensa anche la sua attività di pubblicista sia sulle colonne dei più importanti quotidiani nazionali, tra cui Il Corriere della sera e Il Messaggero, che su testate locali, come “Il Corriere delle Puglie” e il mensile “Il Gargano”. Suoi saggi trovarono ospitalità anche su “Nuova Antologia” e su “Arte”. Nella sua attività grafica e letteraria egli riporta, come ha scritto Cristanziano Serricchio, il senso dell’antico e del moderno, dell’attuale e dell’eterno. Nel 1977 la famiglia  di A.P. ha donato alla Biblioteca Provinciale di Foggia manoscritti, autografi, incisioni, disegni, di cui fu realizzata una mostra bibliografico-documentaria nel decimo anniversario della morte. Alcune di queste incisioni e una diecina di disegni che hanno illustrato molte delle opere di Alfredo Petrucci sono ora visibili nella Galleria Provinciale d’Arte Moderna di Foggia. (G.Cris.) 


Bibliografia essenziale

R.Biordi, Alfredo Petrucci, in Il Gargano, Anno XX, 1969, n.7 p.3
A.M.Comanducci, Dizionario illustrato dei Pittori, Disegnatori e Incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, IV ed. 1970-1974 ad vocem
R.Frattarolo, Alfredo Petrucci, in Il Gargano, Anno II, 1951, n.8,p.3
F.Gabrieli, Alfredo Petrucci, in Studi di storia dell’arte bibliologia ed erudizione in onore di Alfredo Petrucci, Milano-Roma, 1969
C.Serricchio, Il Gargano, la Puglia, la Natura nell’opera di Alfredo Petrucci, Foggia, 1961
C.Serricchio, La Puglia nell’opera di un suo figlio, in Studi di storia dell’arte bibliologia ed erudizione in onore di Alfredo Petrucci, Milano-Roma, 1969
P.Soccio, Ultimo viaggio, in Petrucci, Alfredo, Pernix Apulia, pagine sparse di vita, di storia e di arte pugliese, Bari, 1971 pp.5-14
A.Vallone, La “vaga favolosità” di Petrucci, in Nuova Antologia, 1971, n.2045, pp.63-75
A.Ventura, Mostra bibliografico-documentaria nel decimo anniversario della morte di Alfredo Petrucci, Foggia, 8 ottobre 1979, Catalogo, in La Capitanata, Anno 1978-1979,II p. nn.1-6 p.81 s.
H.Vollmer, Allgemeines Lexikon der bildenden Kunstler des XX Jahrhunderts, Verlag E.A. Seemann, Leipzig, 1953-1973, B – I- VI

                                                                             
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