Galleria Provinciale d' Arte Moderna e Contemporanea
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Pollice, Francesco Saverio

Pollice, Francesco Saverio (Foggia, 1840 – 1888). Incisore, disegnatore, pittore. Incisore nato, come lo definì Alfredo Petrucci, fu mandato a Napoli a studiare alla Scuola d’incisione per l’insistenza dell’incisore foggiano Iannantuoni. Nel 1868 vince il concorso per il Pensionato artistico bandito dalla Regia Accademia di Belle Arti di Napoli per gli studenti della Scuola d’incisione, allora diretta da Tommaso Aloysio Juvara, che vi insegnava il gran genere. Tema del concorso un vecchio barbuto a mezzo busto che ciascun allievo doveva ritrarre dal vero e intagliare poi direttamente sulla lastra di rame con l’ausilio del solo bulino. Quando Juvara vide uscire inciso dalle mani di F.S.Pollice il Vecchio barbuto, rimase sbalordito, perché vedeva ritornare i fasti di un’arte ch’egli riteneva propria del genio italiano. Fece pubblicare l’opera sulla rivista L’Arte in Italia, con un entusiastico commento del poeta Giovanni Camerana. Vinto il pensionato, con la dotazione di 200 lire mensili per quattro anni, poté compiere il suo viaggio d’istruzione in varie città italiane, affinando la sua conoscenza dei capolavori dell’arte italiana. Ma fu soprattutto a Parma che si soffermò, dove nel 1819  Paolo Toschi aveva fondato una scuola d’incisione. A Parma diviene Vice Direttore dell’Accademia di Belle Arti. Affinatosi nell’arte, intagliò stampe sempre più belle. In quattro anni incise I bari di Caravaggio. Successivamente la promotrice di Genova lo incaricò di riprodurre Il Menestrello di Francesco Vinea. Ma ormai l’incisione di riproduzione aveva fatto i suoi tempi. Altri più veloci e precisi mezzi di riproduzione si affacciavano. A Milano, nel 1869 viene addirittura chiusa la Scuola d’incisione, dopo la morte del Calamatta, per mancanza d’allievi. La pratica dell’arte incisoria veniva considerata lunga e malagevole.  Viene chiamato a dirigere l’Accademia di san Luca, a Roma, ma non può accettare perché ha ormai avviato a Foggia un grande stabilimento tipolitografico. Muore giovane ad appena quarantotto anni. Tra i lavori più preziosi, una “accuratissima” Madonna detta dell’Icona Vetere, in omaggio alla protettrice della sua città natale. Nella Galleria Provinciale d’Arte Moderna di Foggia vi è un rame inciso da Pollice rappresentante una testa virile. (G.Cris.)


Bibliografia essenziale

A.Petrucci, Epicedio del “bel taglio” ovvero: la barba del Golzio, in A.Petrucci, Pernix Apulia, Bari, 1971 p.207-216 

                                                           
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