Galleria Provinciale d' Arte Moderna e Contemporanea
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Postiglione Salvatore

Postiglione, Salvatore (San Severo, 1905 – Foggia, 1996). Scultore, docente di disegno e storia dell’arte. Ha appreso i primi segreti della lavorazione del marmo e della pietra dal padre, esperto artigiano. Ha frequentato poi a Napoli il Liceo artistico e l’Accademia di BB.AA. ottenendo nel 1929 il premio “Eduardo Rossi”. Tra i suoi maestri, Vincenzo Migliaro e Giuseppe Aprea. Ma anche contatti culturali con Achille d’Orsi e Adolfo Wildt, di cui Postiglione rileva, in alcuni particolari della sua opera, “la passione indagatrice” (C.Gentile).Nel 1928 ha esposto a Napoli, presso il Circolo Artistico, una “Testa muliebre” in marmo. Sempre nel 1928, con il busto della medaglia d’oro “Guido Slataper” ha partecipato all’Esposizione nazionale, nei saloni del Quirinale, per il I decennale della Vittoria nella Grande Guerra. Nel 1930 ha esposto presso il Maschio Angioino a Napoli una Testa di bimbo in marmo nell’ambito di una rassegna per giovani artisti universitari. Ha fatto parte della Giuria di accettazione della Prima (1937) e della Seconda (1939) Mostra provinciale d’arte del Sindacato Provinciale fascista Belle Arti di Foggia, esponendovi anche proprie sculture. Dopo la Seconda Guerra mondiale, alla quale ha partecipato in qualità di Ufficiale dal 1942 al 1945, ha realizzato numerosi complessi monumentali accanto a una incisiva statuaria onoraria, tra cui ricordiamo il Monumento a F.S.Nitti, realizzato con il fratello Mario, i busti bronzi di Giuseppe Rosati, Antonio Mendolicchio, Luigi Allegato, il garibaldino Moisè Maldacea, Nicola Sernia, Antonio Salandra, Umberto Giordano, Umberto Bozzini, Giuseppe Ar.  Nella villa comunale di Foggia vi è una stele in pietra con altorilievo dedicata ai Fratelli Biondi, giovanissimi partigiani foggiani caduti durante la Resistenza, mentre nel Cimitero di Foggia vi è un altorilievo dedicato ai Caduti nei lager tedeschi. Da ricordare che lo stesso scultore fu preso prigioniero dai tedeschi e internato in Germania.Tra le altre sue opere più significative va annoverato un Torso muliebre in pietra di Apricena che si trova nel Museo Civico di Foggia. Negli ultimi anni della sua vita ha lavorato anche alle decorazioni bronzee, con figure allegoriche, per le tombe dei Vescovi di Foggia nella cripta della cattedrale. Molte delle opere realizzate da Salvatore Postiglione  e alcuni gessi serviti per le fusioni in bronzo sono oggi presso la Galleria Provinciale d’Arte Moderna di Foggia, e nelle sale di rappresentanza di Palazzo Dogana.
Nel 1978 il Museo Civico di Foggia, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Foggia ha dedicato al Maestro una retrospettiva con catalogo firmato da Carlo Gentile. (G.Cris.) 


Bibliografia essenziale

C.Gentile, Salvatore Postiglione, Foggia, 1978

A.Gambacorta, Arte a Foggia dal 1900 al 1950, Foggia, 1980, p.135, con rimandi bibliografici.


 
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