Galleria Provinciale d' Arte Moderna e Contemporanea
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Scarpiello Lorenzo

Scarpiello, Lorenzo (Anzano di Puglia, 1920 – Rignano Garganico, Foggia, 1986), pittore, insegnante elementare. Dopo gli esordi, nella “normalità” della partecipazione a qualche estemporanea o collettiva, tra cui la Terza mostra nazionale d’arte sacra francescana, nel 1967, in cui presenta due dipinti, Frate Francesco e Il Poverello, negli anni della contestazione rinasce come pittore con una frenetica tensione creativa ormai liberata da ogni impaccio accademico e da ogni forma di autocensura rispetto alle regole piccolo borghesi. Ha quasi cinquant’anni e sette figli, e, in quella avventura che ha ormai intrapreso, i giovani che hanno dato vita al Teatro Club gli fanno capire di non essere solo nello sforzo di rinnovamento culturale della sua città, dove tiene studio per qualche tempo in Corso Vittorio Emanuele. Inizia così un percorso dove mano a mano si libera delle ascendenze “morandiane” (per un certo periodo dipinge solo bottiglie e nature morte), che pure gli sono servite ad impadronirsi dell’essenzialità della forma e a cogliere la propria particolare cifra coloristica. Racconta ed esorcizza così, per gesti e colori, “i suoi nemici, i suoi incubi da piccolo borghese sulla china di un disfacimento sottoproletario, eppure sempre stranamente vigile, in grado i proporre “oggetti” mai remissivi, sempre violenti, anche se dolcissimi e mai sradicati dalla sua storia e dalla storia di tanta gente del Sud” (Guido Pensato). Deforma le figure, le inventa, le dà una fisiognomica che le identifica con il mestiere di ciascuna, le immerge in atmosfere surreali, le carica di ironia e di metafore assurde o le priva di individualità, rappresentandole con volti aniconici. Un François Villon tragico-burlesco, di grande potenza espressiva, insomma, come ha emblematicamente sintetizzato la personalità artistica di Scarpiello Elio Filippo Accrocca, evocandola da opere come “Ballata” (donne crocifisse),  “Pioggia” (sette donne con ombrello), che attualmente è esposta nella Galleria Provinciale d’Arte Moderna di Foggia, “Fu” (un Cristo-scheletro crocifisso), “Chiodi” (altro Cristo crocifisso visto dall’alto, che gareggia con l’analogo tema di Salvador Dalì). Di “opere civili”, e non “surreali o surrealizzanti” parla invece Franco Fanizza commentando opere come “Atrio” e “Sulla strada”. Scarpiello è artista complesso e complicato che neppure nei tanti paesaggi realizzati cessa di distogliere l’occhio dalle tensioni della società a lui contemporanea. Molte le mostre personali, tra cui segnaliamo quella tenuta a Teatro Club di Foggia nel 1967 con una presentazione in catalogo dello stesso Scarpiello e quella presentata da E.F.Accrocca a Foggia nel 1975. Nel 1980 e nel 1981 ha partecipato all’Expo Arte di Bari nell’ambito del Progetto Arte promosso dalla Provincia di Foggia. (G.Cris.)


Bibliografia essenziale

L.Scarpiello, Autopresentazione al Teatro Club di Foggia, Foggia, 1967
E.F.Accrocca, Presentazione catalogo  Mostra personale di Lorenzo Scarpiello a Foggia, Foggia, 1975
Artisti dauni: Lorenzo Scarpiello. Rassegna critica con testi di Guido Pensato, Elio Filippo Accrocca e Franco Fanizza, in la Capitanata, Rassegna di vita e di studi della Provincia di Foggia, A.XI-XII n.1-4, Gennaio/Giugno 1973-1974, parte I p.156-161
M.Casamassima, Progetto Arte, Foggia, 1980
M.Casamassima, Progetto Arte, Foggia, 1981 

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