Galleria Provinciale d'Arte Moderna e
Contemporanea
Home |
Artisti in Galleria |
Percorsi
Espositivi|
Palazzo Dogana |
Notizie |
Links
|
Informazioni
Boffa, Nicola |
![]() |
Il dipinto raffigura a mezzo busto Francesco De Sanctis (Morra Irpina, 1817 – Napoli, 1883), critico e storico della letteratura, giornalista, patriota (partecipò ai moti napoletani del 1848 per i quali fu dapprima esiliato in Calabria e poi tenuto in carcere a Napoli per trentadue mesi) e infine, dopo il 1860, deputato e più volte ministro. Francesco De Sanctis – cui Foggia dedicò la Piazza principale proprio di fronte alla Cattedrale – fu eletto più volte deputato nel Collegio di San Severo (dal 1866 al 1875), dove strinse amicizia con Vincenzo Gervasio, padre del pittore Ferruccio Gervasio (l’epistolario tra F.D.S e V.G. è stato pubblicato in Scritti vari inediti o rari, a cura di Benedetto Croce, Napoli, Marano e figli, 1878, vol.II pp.235 s. e ora si può leggere anche in B.Mundi e G.Mundi Leccese, Omaggio a San Severo, Foggia, Edizioni del Rosone, p.301-310).De Sanctis, con giacca di un bleu scuro che appena si distingue dal fondo, anch’esso scuro, camicia bianca e papillon, è visto quasi frontalmente, con baffoni e mosca e i capelli ingrigiti. E’ un buon dipinto. La vivacità del colorito del volto e lo sguardo severo rivolto all’osservatore non riescono a dissimulare una certa sofferenza, più che durezza e fermezza di carattere. L’artista ascolano (su cui v. E.Giannelli, Artisti napoletani viventi, Napoli,1916) ha realizzato il dipinto nel 1887, pochi anni dopo la morte del De Sanctis, cogliendone i tratti fisionomici ma cercando anche di interpretarne, a posteriori, il carattere e la psicologia. La scelta dell’ovale è dovuta al fatto che il dagherrotipo da cui l’immagine è tratta è appunto in ovale. Qualche anno dopo anche Saverio Altamura realizzava, dalla stessa fotografia, un ritratto di F.De Sanctis (S.Altamura, Francesco De Sanctis, olio su tela,cm.77x62, firmato e datato 1890). Tale dipinto, donato dalla vedova di De Sanctis al Museo di Capodimonte, si trova ora, sempre a Napoli, al Museo di S.Martino, sala XXIII, secondo quanto riferisce Mario Simone (S.A. Pittore-patriota foggiano nell’autobiografia nella critica e nei documenti, a cura di Mario Simone,Foggia, SED, 1965, p.137). Il dipinto di Altamura presenta maggiore freschezza coloristica, e una vivacità di sapore impressionistico, ma, anche se più accademica, l’opera del Boffa non sfigura al confronto. (G.Cris.) |
Bibliografia: |