Galleria Provinciale d' Arte Moderna e Contemporanea
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Sala X ~ Alfredo Bortoluzzi

 La  sala n.10 costituisce uno dei fiori all’occhiello della Galleria, perché la proietta nell’ambito di una cultura visiva che è alla base dell’arte contemporanea. La sala ospita infatti quattro dipinti di Alfredo Bortoluzzi (Karlsrhue, Germania, 1905 – Peschici, Foggia, 1994),l’artista italo-tedesco di fama internazionale, esponente di spicco del Bauhaus, che visse i suoi ultimi quarant’anni nella cittadina garganica di Peschici e che proprio in una di queste sale, che allora ospitavano le mostre temporanee della Provincia, tenne una sua mostra personale nel 1983. Bortoluzzi fu allievo, al Bauhaus, di Albers, Kandinsky, Schlemmer e soprattutto di  Klee, del quale rimase amico sino alla fine. Bortoluzzi allestì la sua prima mostra personale a Berlino nel 1930, mentre nel 1933 espose insieme ai suoi maestri a Dusseldorf in una collettiva che fu vietata e sequestrata dai nazisti. Negli anni dell’esilio in Francia fu ballerino e coreografo, ma nel dopoguerra approdò definitivamente alla pittura, arricchendo la tradizione figurativa, alla quale rimase sempre fedele, con l’esperienza della scuola d’avanguardia di Dessau. I dipinti di Bortoluzzi, scrisse Carlo Munari, possono essere considerati come “il punto d’arrivo del lungo itinerario umano di un artista che ha vissuto e sofferto nel profondo – senza mediazioni, ma in totale partecipazione – il dramma d’Europa, della cultura e dell’arte europee”. Paesaggio di Peschici (1979),Vico (1981), Composizione con cavalli (1982) e Rosso veneziano (1983) esprimono a un livello molto alto la sensibilità dell’artista e il suo immergersi nelle cose dopo averle smontate e riaggregate in tante tessere (ritorna l’esperienza di mosaicista del padre) sovrapposte, rilucenti e trasparenti.



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