Galleria Provinciale d'Arte Moderna e Contemporanea
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Di Pillo, Antonio
( Pratola Peligna, L’Aquila, 1909 – Trinitapoli, Foggia, 1991)

Ritratto di giovane donna pugliese

Bronzo, Altezza cm 42,2
Firmato dietro, in basso,
Di Pillo

Provincia di Foggia

 

 

 

Questo ritratto muliebre, a tutto tondo, in posizione rigidamente frontale, con sguardo lievemente rivolto verso l’alto, ma non altero, con i capelli tirati dietro alla nuca a chignon, in una forma esasperatamente allungata che stilizza in maniera arcaica e nobile la testa, con i lineamenti netti e movimentati dai  riflessi rossicci che  si fanno largo dalla patinatura marroncina del bronzo, racchiude in maniera emblematica i caratteri della scultura di Antonio Di Pillo. Nei molti ritratti di donne pugliesi realizzati, l’artista di Pratola Peligna ha infatti sempre cercato di addolcire la suggestione stilistica arcaicizzante di cui era intrisa tanta arte del suo tempo e verso cui aveva inclinazione, con la fedeltà alla bellezza delle fattezze delle donne del Tavoliere.  Di qui un modellato realistico eppure raffinato e colto, che gli ha consentito nel tempo di fissare non solo un archetipo, una tipologia di  donna mediterranea che  attualizza fin il fascino di Nefertiti e il mistero  degli etruschi, ma anche di far brillare in maniera magica la grazia, la bellezza e le tensioni delle donne del suo tempo, “con i capelli che sembrano pettinati dal silenzio e le bocche taciturne per sempre sui segreti del cuore”, come ha scritto Marino Piazzolla dei ritratti di Di Pillo.
L’opera va datata sicuramente tra quelle realizzate dal Maestro tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, per la sovrapposizione stilistica a ritratti muliebri di quegli anni. In particolare, Ritratto di giovane donna pugliese (terracotta), 1958,  e Nudo di donna, 1958, bronzo, entrambi nel Museo Civico di Foggia. (G. Cris.) 

Bibliografia:
 V.Marchesiello, Il patrimonio artistico della Provincia di Foggia, Foggia, 1997