Galleria Provinciale d'Arte Moderna e
Contemporanea
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Informazioni
Testi, Alberto
Ritratto di Luigi Zuppetta Olio su tavola intelata, cm.68,3 x 60,3
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Il dipinto raffigura
l’insigne giurista dauno Luigi Zuppetta (Castelnuovo della Daunia, 20 giugno
1810 - Portici, Napoli, 8 maggio 1889). Il ritratto è ripreso da un dagherrotipo
molto noto e rivela non solo l’abilità di Alberto Testi nel riprodurre
fedelmente i tratti fisionomici del patriota radical-garibaldino deputato al
Parlamento napoletano del 1848 ed autore dell’ineguagliato Codice penale della
Repubblica di San Marino, ma anche la sua capacità di coglierne il carattere,
fiero, accigliato e pieno di amarezza, come denuncia il disegno della bocca
sotto i folti baffi. Zuppetta, a mezzo busto, è visto in posizione pressoché
frontale, con lo sguardo rivolto leggermente a sinistra. Il bleu oscuro della
giacca, con il colletto bianco della camicia e il fondo verdazzurro denso appena
rischiarato sugli omeri fanno risaltare oltremodo il volto di Zuppetta. E’ uno
tra i più significativi ritratti dipinti da Alberto Testi, probabilmente
realizzato attorno al 1928, anno in cui fu esposto alla Seconda mostra d’arte di
Capitanata (Foggia, Saletta della villa Comunale, settembre-ottobre 1928). Lo
stesso dagherrotipo servì a Severino Leone da iconografia per realizzare nel
1900 una scultura in terracotta e un bronzo raffigurante Luigi Zuppetta. Sia la
scultura di Leone che il dipinto di Testi furono esposti alla Mostra storica del
1848 in Capitanata nella ricorrenza del centenario.
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